MAESTRO JAMES CHEN
(Lo scorpione alza la coda - applicazione)
(soffocare la radice e scalare la vetta - applicazione)
Il Maestro James Chen appartiene alla 37^ generazione della famiglia Chen - He Tan Pai (stile di Kung fu della sua famiglia).
Il Maestro Chen è stato l'unico ad insegnare al di fuori della sua famiglia; ha creato delle teorie e sviluppato delle tecniche dello He Tan Pai.
Egli iniziò a praticare il Kung Fu all'età di circa otto anni con suo padre Chen Qi Zheng (1917-1997).
Continua la sua pratica sotto la guida di grandi maestri come Hua Tai Hong (1878-1975, monaco Zi Men Quan di Wu Tang), il maestro Yang Yong Sheng (1880-1976, monaco esterno di Shaolin) e Zhuang Liangfu (1917 - 1991 lo stile di Nan Quan - Zhuang).
Nel 1977, inizia ad insegnare le tecniche di Chin Na (leve articolari) ad una squadra speciale della polizia militare cinese (Team n° 70 di Nan Jin Army).
Nel 1983 raggiunge il grado di maestro 10° dan e nel 1986 quello di Chao Ji (Maestro di grado superiore - Wu Shu Jia).
Nel 1989 ha fondato lo stile Jian Yun Do anche in Italia; e da questo momento inizia ad insegnare anche nel nostro paese.
(Muovere la spalla in posizione Ma Bu)
(Colpo "a martello" in posizione Zuo Gong Bu - applicazione)
Due aneddoti con il Maestro Chen:
Mi allenavo con più Maestri (come al solito), tra questi c’era il Maestro Chen che insegnava uno stile di Kung fu della sua famiglia (He Tan Pai); io ero (sono) povero, avevo venduto tutto: moto, macchina e altro; per poter pagare i miei maestri e allenarmi (migliorare).
Un giorno vado a casa del Maestro Chen con il mio monopattino; sfreccio per la città e sono felice come il cielo.
Arrivo a casa del Maestro e nascondo il monopattino sotto le scale; entro in casa sua, incomincia l’allenamento: lui stava seduto, fumava e mi guardava male.
Poi ad un certo punto: si alza "Perché hai nascosto il monopattino? Perché temi di essere giudicato? Io guardo la tua luce e mi piace, non mi importa se sei povero!!”.
Ero commosso: pratico (mi alleno), pago il Maestro e torno a casa con il mio monopattino;
La gioia della semplicità era entrata nel mio cuore.
(Tra l'alto e il basso - applicazione)
Mi sono allenato con il Maestro Chen per un pò di anni (dal 1997 al 2002).
Visto che era un periodo molto complesso della mia vita e stavo facendo come al solito molte cose; e in più mi allenavo con il mio Maestro vietnamita e altri Maestri cinesi, sinceramente non ce la facevo a fare tutto. Così ogni tanto contattavo il Maestro Chen; il Maestro al tel era molto gentile, poi durante l'allenamento era severissimo infatti l'allenamento avveniva così: entravo in questa casetta piccola disordinata però proseguivo all'interno di una stanzetta piccolissima vuota e piena di armi (bianche) appese, lui era seduto in un angolo della stanza con 2 bei tatuaggi sugli avambracci; non ricordo bene i tatuaggi ma penso che fossero: su un avambraccio la tigre e sull'altro il drago.
Ecco un dialogo: "Ti sei allenato?" "Ho fatto quello che ho potuto Maestro" "Vediamo dai, fai"; eseguo il pezzo di sequenza che mi ricordo, e lui: "Tutto sbagliato, va malissimo, sembri una scimmia gravida".
Allora lui si alza, si avvicina verso di me guardandomi male, esegue il pezzetto di sequenza che io avrei dovuto sapere; mi mostra qualche applicazione, poi torna a sedersi, mi guarda intensamente e dice con tono severo: "Fai, veloce, forte, armonico, potente, unico" io guardo verso il basso e timidamente dico: "Maestro non c'è lo spazio" "Non ce lo spazio? allora inventalo".
Eseguo il Tao lu al massimo delle mie capacità lui continua a guardarmi malissimo; vado verso di lui lo pago e gli dico: "Cercherò di migliorare Maestro, lo so che sono una frana, ci vediamo la settimana prossima, grazie" lui mi guardava con occhi lucidi, mi accompagnava alla porta e senza salutare chiudeva la porta.
Questi sono solo alcuni aspetti del Maestro.
Dal Maestro Chen ho imparato 2 sequenze a mani libere dello stile della sua famiglia (che ancora oggi alleno e trovo estremamente efficaci nel combattimento); poi ho imparato una sequenza di Qi Gong sempre della sua famiglia e moltissime leve articolari (autodifesa).
GRAZIE MAESTRO
Dragonero
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