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IL MATTO: numero 0 – 22 Burned

IL MATTO: numero 0 – 22

(fonte: karenswhimsy.com/public-domain-images)

IN POSITIVO CARTA DRITTA:

LA SUA FOLLIA:

Ogni lama dei Tarocchi è un diamante a due facce, può essere vista dal lato del cammino della coscienza così come una espressione del sonno dell’anima, e il Matto non fa eccezione.

L’arcano raffigura un uomo in viaggio vestito da giullare, morso alla coscia sinistra da un cane che gli lacera i pantaloni. Ha una bisaccia appesa a un bastone, poggiato sulla spalla, che contiene tutti gli averi di questo Viandante. Con la mano destra regge un altro bastone al quale si appoggia nel suo incedere. La numerazione di questa lama, la numero zero, indica che essa è al di fuori dalla numerazione assegnata alle altre ed esprime la sua estraneità a qualsiasi Ordine.

L’INSEGNAMENTO DEL MATTO : consigli pratici facili

La carta viene quindi associata alla situazione di chi abbia terminato un ciclo della propria vita senza tuttavia averne iniziato uno nuovo, è l’archetipo del viaggiatore che attraversa una terra di nessuno, egli non si trova più nella città (nell’Ordine cosmico) che lo ospitava in passato, ma non è ancora in vista di quella che lo ospiterà in futuro. La sua Patria non è un luogo abitato sottoposto un sovrano e alle sue Leggi, ma un labirinto di strade.

Egli è anche l’eterno Puer che cova in chi non riesce a stabilizzarsi sentimentalmente, a riconoscersi in un lavoro o in un ruolo sociale, che non sente mai definitivamente di appartenere a una famiglia, a una Nazione, a un tempo o una civiltà definiti e, tuttavia, proprio per ciò, porta in sé il seme del rinnovamento.

Innanzitutto è da evidenziare come la raffigurazione di questo personaggio richiami subito alla mente l'immagine del buffone di corte medievale. Quest'ultimo tutto poteva dire, anche di salace e di volgare, persino al re: nessuno glielo avrebbe impedito né lo avrebbe punito per questo. Questa tradizione, che deriva direttamente dai "saturnalia" romani (feste in cui i padroni servivano gli schiavi e questi potevano dileggiare chiunque volessero), è confermata da opere letterarie e teatrali d'epoca rinascimentale, soprattutto d'area britannica (Shakespeare), in cui la figura del "Fool" (Matto) è la rappresentazione emblematica della verità svelata.

E' da porre in evidenza la posizione di questa carta nel mazzo dei Tarocchi. Il Matto non è numerato. Ciò lo pone all'inizio della serie degli Arcani Maggiori o alla fine di essi, indifferentemente. Infatti lo Zero (numero tradizionalmente assegnato al Matto) è la perfezione, ma anche il Caos. E' curioso infine notare come questo sia l'unico dei Trionfi (o Arcani Maggiori) sopravvissuto nei mazzi moderni di carte da gioco: è il Jolly-Joker che può prendere il posto di qualunque altra carta.

L’INSEGNAMENTO ESOTERICO SUPERIORE DEL MATTO:

Il Matto disfa e ricompone continuamente la trama degli opposti che ci servono per orientarci nell’universo e riesce a ripristinare l’oceano primordiale di colori, odori e suoni che assale i neonati alla nascita.

Egli sa invertire la trama del Tempo e scorgere in uno stesso fenomeno le due diverse correnti del Divenire: ora il seme del futuro che si dilata per dare forma a nuove entità, ora il contrarsi delle forme che muoiono, il passato che svanisce.

Il Folle si aggira quindi nell’ inestricabile labirinto del Mondo di Mezzo in cui la nostra intelligenza commisura “dentro” e “fuori” ordinando il mondo in opposti. Se solo potessimo guardare il mondo con gli occhi di un neonato vedremmo un oceano di colori, di odori e di suoni.

Prima ancora di discriminare un simile caos e tentare di ordinarlo secondo forme e criteri c’è una fase nella quale molte strade possono essere percorse e deve essere ancora stabilito cosa stia in alto e cosa in basso, cosa sia giusto e cosa sbagliato, in quale direzione occorre guardare per vedere le cose che aumentano e crescono, e in quale altra potremo scorgere le cose che diminuiscono.

Mi sembra un vero Taoista !

Il Matto è anche il buffone di corte, che controbilanciava il potere assoluto dei re medioevali.

Psichicamente rappresenta la via di uscita dall’Ordine nel quale siamo immersi, la nostra possibilità di gettare uno sguardo critico “da fuori” a ogni universo che ci “chiuda” quasi completamente nelle sue regole e nei suoi sistemi limitati .

Ricchezza perché spinge a guardare al mondo sempre con occhi nuovi, con gli occhi di chi ricerca la verità, Maledizione perché condanna a non trovare mai requie né riposo in un “porto sicuro”.

L’essenza del Matto si rivela in chiunque si opponga ad un ordine costituito senza aderire necessariamente ad un altro ordine contrapposto.

Opera nei i buffoni e nei giullari,nei rivoluzionari della prima ora (quelli che poi vengono giustiziati dai loro stessi compagni), si esprime nella ribellione verso ogni norma e autorità, nell’iconoclastia, nell’impulso a vagabondare senza fissare mai definitivamente la propria “patria”, nel motto “una risata vi seppellirà”, nella ribellione del figlio all’ordine instaurato da suo padre.

Dio comunica con l’uomo tramite il settimo Chakra chiamato anche profetico, in collegamento con la Sephirah Keter ma è molto difficile accettare le indicazioni che vengono dalla follia del Matto e seguirle senza perdersi nel labirinto. Le indicazioni vengono dai sogni, dalle premonizioni, dalle analogie, dalle coincidenze cosiddette casuali, dalla divinazione: siccome il caso non esiste, gettare i dadi, estrarre delle carte, tirare le monete, avere un sogno, fare un incontro, in un certo senso tutto ha un senso ma forse solo il matto sa comprendere questo significato; oppure entrando nel suo modo di pensare possiamo comprendere meglio la sincronicità degli eventi.

Il Matto è lo Zero, è quindi il simbolo della divinità nella sua totale incomprensibilità, la divinità che non è né maschio né femmina né androgino, ma senza forma perché le contiene tutte: solo la zucca vuota che il Matto si porta dietro simulando una borraccia può simboleggiare il Tutto che nello stesso tempo è niente.

Ben venga quindi il detto “AVERE LA ZUCCA VUOTA"

Simbolicamente il Matto corrisponde al numero 0 e quindi dovrebbe essere considerato un po’ come una forza che viene e si esprime ancora prima di tutto.

E ‘ un personaggio passivo che si trascina nella vita; non sa cosa fa o dove va e si lascia condurre da impulsi irragionevoli .

Non appartiene a se stesso è un po’ come se fosse posseduto; il suo costume è molto colorato per dimostrare le innumerevoli influenze che subisce continuamente .

Il rosso che indossa è il colore del fuoco che è pericoloso e quindi suggerisce idee pericolose.

Il bastone in realtà non gli serve per sostenersi; lui si muove un po’ così senza senso forse verso un luogo o la casa; si muove senza senso e sempre secondo il suo impulso irrazionale .

Guarda verso l’alto con gli occhi verso il cielo; veramente non si chiede affatto dove sta andando .

Con il braccio destro tiene il suo bastone e con sacco a forma di bisaccia, ma dentro a questo sacco di pelle non c’è niente di veramente utile .

Forse non è proprio così; non c’è nulla che noi possiamo comprendere; ma in realtà nel suo bagaglio ci sono tutte le esperienze della sua vita.

Seguire il matto è rischioso ed irragionevole, un po’ per il suo comportamento e poi perché viene morso al polpaccio sinistro da una lince bianca .

Non corre è un soggetto errante che non sa dove va quindi è inutile correre .

La lince lo morde per portarlo verso il caos primordiale, lo stesso caos che poi crea i mondo che conosciamo.

Il morso lo costringe a camminare un po’ più veloce verso il suo destino ineluttabile.

Il Tulipano rosso a terra indica che questo insensato non è del tutto perso; perché questo fiore simboleggia la spiritualità attiva .

Porta una preziosa cintura d’oro che è un po’ in contrasto con la sua apparente povertà; è un cintura composta da dodici piastre d’oro che poi sono i segni dello zodiaco .

Il Matto rappresenta molto bene tutto quello che sta oltre il conoscibile della mente razionale: quindi la forza dell’assoluto che avvolge il relativo .

Il cerchio della cintura si può ricollegare sempre al numero 0 ; quindi alle potenze primordiali che esistevano prima della materia; la pura vacuità ; il nulla che ad un certo punto diventa qualche cosa .

Il Nulla che riempiva il vuoto primordiale e da cui poi tutto nasce .

Questo pazzo ci insegna a stare lontani da tutte quelle divagazioni intellettuali che In realtà minacciano la originalità e purezza dello spirito

Se l’arcano non un numero questo vuol dire che rappresenta tutto quello che non ha un reale valore che non conta; il fantasma irreale che noi chiamiamo NULLA!

Che poi è la potenzialità di tutto !

Il Saggio cerca il Matto che si nasconde in se stesso per poi prendere coscienza del vuoto vacuità e osservare meglio i limiti umani che sono sempre ristretti in forme precostituite .

Il Matto rappresenta la voce della verità che si esprime liberamente di fronte a tutti , libero dal giudizio altrui.

Essendo completamente povero e non curante non è influenzabile dall’ambiente esterno; un po’ come i nostri barboni di città .

La sua casa è il mondo dove lui vive libero privo di regole e schemi .

Vive solo in contatto con il suo spirito .

Il suo viaggio è un po’ il viaggio dello spirito e della mente alla ricerca di se stesso .

Il Matto rappresenta anche l’uomo saggio che realizza di essere nulla e che in realtà non conosce nulla ed è impotente rispetto alla forza del mistero .

E’ un soggetto contro corrente originale; è l’anarchico per eccellenza .

Guarda verso l’alto perché non si cura di quello che succede sulla terra .

Rappresenta anche un po’ quei periodi della vita dove prima di fare qualche cosa siamo un po’ confusi , me è quel disordine mentale che poi porta alla creazione di qualche cosa .

Il Matto è un po’ come il maestro Zen che dice di non pensare troppo e che le idee ci allontanano dalla realtà assoluta che è quella che permane e che lui rappresenta .

Lui è in uno stato di completezza assoluta ma non se ne accorge; è come assorbito dall’universo .

Non si pone nessuna domanda su nulla, vive la sua spontanea saggezza fuori dalle regole, ecco

Perché il mondo lo considera matto !

E’ come se fosse pazzo di Dio ! Lo vive in ogni cosa sempre .

L’animale che lo morde è come la raffigurazione di uno stimolo umano che spinge il matto verso la sua ricerca di completezza nell’assoluto che ha già realizzato .

E’ lo stimolo verso la libertà dello spirito, oltre le convenzioni della società .

La follia il disordine totale che poi come abbiamo già detto è l’impulso fondamentale che genera la vita .

E’ il viandante che cammina nel mondo senza legami senza regole .

L’animale che lo segue; non si capisce bene se è un cane o altro in certe rappresentazioni del matto

Questo animale gli appoggia le zampe proprio nella zona dell’osso sacro zona nota perché custodisce la Kundalini che nell’ Induismo sappiamo essere energia creatrice della vita e dei più alti stati di coscienza .

Il vestito del matto è rosso e verde e qui vediamo l’armonia e il senso della vita vegetale e animale insieme.

Quasi come se lui ormai fosse uno e solo nella natura che tutto comprende .

Quindi il Matto è:

L’abisso senza fondo

L’assoluto

L’irrazionale e l’assurdo

La pura realtà primordiale creatrice di tutto

Il Nulla

L’infinito

L’indefinibile

Il Barbone saggio

L’anticonformista per eccellenza

Originale vero

URLA IN SILENZIO LA VERITA’

IN NEGATIVO CARTA GIRATA:

Passività estrema; farsi guidare solo dalla impulsività irragionevole .

Soggetto vulnerabile dalle forze esterne ed incapace di guidare la propria persona.

Perdita del libero arbitrio; schiavo delle forze occulte che lo danneggiano .

Non curanza di se stesso; poco senso della realtà; vivere in un mondo proprio fatto di fantasie inutili. (Clematis).

Incapacità di riconoscere la propria follia e il male che fa a se stesso e a gli altri.

E’ il soggetto ancora infantile e molto irresponsabile; è la fuga di fronte alle proprie difficoltà ‘ fino all’uso di sostanze stupefacenti che ci allontanano ancora di più dalla realtà (Clematis Agrimony) .

E’ L’IMMAGINE DEL CAOS PRIMORDIALE

Quando la carta è girata vuol dire che il consultante si trova in uno stato confusionale !

Stiamo vivendo un momento di crisi dove quello che facciamo non produce nulla.

Stiamo vivendo un momento di smarrimento totale dove non c’è alcuna chiarezza .

In amore se la carta è girata può voler dire che non riusciamo a mantenere il rapporto per Paura di perdere un po’ la nostra libertà.

La persona è in uno stato di disordine interiore e si sente bloccato in questa strana situazione .

C’è una grossa dispersione delle proprie energie ; il desiderio di libertà è bloccato da qualche cosa .

Il mondo esterno per il Matto in condizione negativa ; questo mondo con le sue ipocrisie per lui è molto importante.

E’ vulnerabile ed incapace di essere veramente se stesso .

La ferita aperta del Matto è anche l’insofferenza e l’incapacità di adeguarsi a qualsiasi situazione che abbia una forma definita e sia soggetta ad un Ordine. Questo può anche condurre alla dispersione totale di se stessi, ad una ricerca vana e reiterata priva di oggetto.

Ci può essere dell’arroganza e dell'aggressività gratuita, fino all'assurdo limite della distruzione e della catastrofe.

Sempre capovolto ma unito ad arcani deboli, si svuota, invece, di tutta la sua carica vitale, rivelando una situazione di blocco, passività, inerzia, insicurezza, influenzabilità, incomunicabilità, depressione.

Fuga consapevole dalla realtà. Sia come sia, il consultante è ancora molto immaturo, sta girando a vuoto in cerca dell'obiettivo oppure ha imboccato la strada sbagliata; quindi l’dea è quella della dispersione .

Fiori interessanti per questo soggetto potrebbero essere (Wild oat – Cerato).

Potrebbe essere che suo modo di vivere la vita senza una reale saggezza lo porti ad una crisi esistenziale!

Magari attratto dall’occulto o da strade che portano solo più confusione che altro rischia veramente di farsi del male .

Sul piano affettivo il Matto:

Un amore non corrisposto, gelosia, tradimenti, drammi, mancanza di comunicazione, tensioni famigliari, separazione, rottura violenta di un rapporto.

Infatuazione priva di seguito, superficialità, sessualità disordinata, paura di impegnarsi sentimentalmente, fuga volontaria verso la solitudine affettiva .

In amore il Matto non riesce a fissarsi su nessuna donna (o uomo) particolare e continua la sua ricerca dell’eterno femminino (o mascolino) attraverso ogni successivo incontro.

Il Matto è anche una figura tragica: chi lo vivesse senza consapevolezza trasformerebbe tutta la ricchezza che l’archetipo porta con sé in desolante povertà.

E’ il caso di Don Giovanni, che alimenta in sé il fuoco d’amore in quanto tale, indipendentemente dal suo oggetto. Non riesce a fissarsi su nessuna donna particolare e così è condannato a continuare la sua ricerca dell’eterno femminino attraverso ogni donna.

Piano professionale

Rottura improvvisa di un contratto, fallimento di impresa, inconcludenza, viaggio pericoloso.

Persone inaffidabili totalmente.

Una persona eccessivamente mutevole.

LA SALUTE DEL MATTO:

Fisicamente è collegato alla testa: emicranie ; malattie mentali .

Infatti a livello astrologico sembra collegato all’Ariete .

ALTRO SUL MATTO:

E’ la irrazionalità che può portare sia al bene come anche al male .

Nei ventidue Arcani Maggiori dei Tarocchi il Matto porta il numero zero e talvolta e’ rappresentato senza numero.

Viene solitamente raffigurato da un uomo piuttosto giovane ma vestito in modo bizzarro e trasandato generalmente seguito da un animale, cane o gatto.

E’ un viandante senza meta che cammina appoggiandosi ad un bastone e sulla spalla destra ne regge un’altro a cui e’ appesa una bisaccia.

E’ l’unico bagaglio che possiede,di cui non si liberera’ mai perche’ racchiude tutte le esperienze della sua vita.

Il copricapo che porta e’ provvisto di sonagli e di piume come quello dei buffoni di corte. Il matto e’ la voce della verita’ che si esprime liberamente e nessuno lo intimidisce. Essendo la sua poverta’ assoluta non puo’ essere condizionato e ne’ strumentalizzato da nessuno. Non ha casa ne’ famiglia perche’ la sua casa e’ il mondo, di conseguenza non ha legami e ne’ affetti; vive solo con il suo spirito.

Il suo viaggio non ha uno scopo poiche’ vive alla giornata e senza una meta prestabilita; si tratta del viaggio dello spirito e della mente alla ricerca di se stesso.

Il matto si puo’ considerare l’artista, il filosofo, il poeta e anche l’essere solitario e diverso dagli altri, il cosi’ detto diverso.

Quando nel gioco si presenta la carta del Matto significa che la situazione e’ in uno stato confusionale, o che si sta vivendo un momento di crisi non ben individuato, le nostre azioni sono vaghe, e’ come girare a vuoto alla ricerca di un obbiettivo, ma e’ anche il momento che precede l’azione per cui tutte le possibilita’ sono ancora aperte.

Il Matto è una carta dai mille significati. Può simboleggiare il distacco dalla realtà o promesse non mantenute. Può essere sia un monito contro la stoltezza dell'ignoranza, sia esortare a vivere senza curarsi troppo degli eventi.

Il cane può rappresentare la paura ,l’invidia di chi non riesce a capirlo

- i bisogni a cui non sa resistere che lo imprigionano.

- l'anima- guida, l’ amico fedele che vigila,L’ intuito che mette in guardia.

Forse il cane vuole solo fermarlo; non vuole che il suo padrone cammini senza meta e che specialmente si allontani da luoghi persone magari a lui il matto care, e quindi lo morde al polpaccio e gli strappa il vestito, ma il matto continua comunque per la sua strada .

Lui si muove sempre contro corrente e anche per questo rappresenta la instabilità in generale delle situazioni .

La più antica versione di questa carta sembra essere quella del mazzo Visconti-Sforza in cui troviamo un uomo con abiti laceri e un'espressione insulsa sul volto non rasato, con sette piume in testa e una mazza in mano.

L'abbigliamento da mendicante caratterizza la prima immagine del "Misero" nei tarocchi detti del Mantegna. L'insieme degli elementi e la presenza di un cane già nel mazzo Goldsmith, potrebbe far pensare ad una sua identificazione con un seguace di una setta ereticale.

Il Matto indica la persona dominata passivamente da potenti forze occulte.

Sostanzialmente il Matto allude ad uno stato di incapacità efficiente, a un vagare della mente, a un'incoscienza che può portare sia alla perfezione che alla rovina.

La carta può indicare indifferenza, noncuranza, incapacità di riconoscere i propri torti e di provare rimorsi.

Forse l’idea è che quando non si ha una vera meta ma si segue solo l’aspetto di noi irrazionale ecco che compare la via più originale che poi porta alla verità delle cose della vita .

Ma l’irrazionalità può portare sia al bene che al male !!

Per ora ci fermiamo qua; ma ricorda di guardare più in basso le immagini e far fiorire l’intuizione .

Dragonero (first step)

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