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Foto di Sandie Osborne

Trenta razze si uniscono in un sol mozzo e nel suo non essere si ha l’utilità del carro, si impasta l’argilla per fare un vaso e nel suo non essere si ha l’utilità del vaso , si aprono porte e finestre per fare una casa e nel suo non essere l’utilità della casa.

Perciò l’essere costituisce l’oggetto e il non essere l’utilità.

Qui si parla della utilità del vuoto capace di contenere tutto e proprio per questo muove l’energia ed è sempre utile.

Anche il Tao per aiutare le creature si fa cavo ; è vuoto di tutto ma può contenere tutto.

Tutti questi spazi vuoti sono paragonabili al non essere; sono sempre vantaggiosi e permettono una apertura del nostro essere all’universo.

Quindi il Saggio non utilizza le cose materiali come le usiamo noi ma secondo la legge del Tao; cioè secondo la loro vera natura e utilità.

E’ anche un consiglio a mantenersi sempre vuoti: quindi ricettivi alle forze cosmiche; e poi in questo atteggiamento facciamo diventare il vuoto pieno; lo rendiamo utile pratico vero.

Rifugiandosi nella via che è vuota l’uomo rende utile la propria vita.

Il vuoto (Finestre; del carro) è paragonabile al non essere che è sempre vantaggioso.

Anche nel Qi gong si da molta più importanza alla espirazione piuttosto che alla inspirazione: perché svuotando polmoni e ventre permettiamo al nuovo Qi (energia) di entrare.

Il Taoista da più importanza a quello che non si vede (lo spirito) e da questa visione comprende meglio quello che si vede (realtà) e agisce meglio. Usa sempre l’apparente vuoto delle cose,degli esseri e della vita.

Tutto quello che appare come materiale ha in sé un aspetto vuoto: cioè pieno di tutto.

Un bicchiere vuoto,appare vuoto ma in realtà l’aria dentro il bicchiere contiene potenzialmente tutto l’universo e le sue leggi.

Il saggio Taoista usa questo vuoto pieno di tutto in ogni suo gesto,per questo è sempre efficace e preciso.

E’ proprio quando usiamo il vuoto di noi (lo spirito) che otteniamo il pieno:cioè realizziamo nella vita le cose importanti.

E’ proprio nella più grande povertà (apparente vuoto) che usiamo la nostra creatività per cambiare la situazione.

Nella più grande solitudine (vuoto) troviamo l’occasione per crescere (pieno che poi diventerà ancora vuoto).

Quindi il pieno è il visibile ma il vuoto consente l’uso positivo del visibile.

Il vuoto in tutte le sue manifestazioni: la casa vuota, il vuoto di una finestra,il vuoto di un uomo (spirito),il vuoto di un vaso;insomma questi spazi apparentemente vuoti consentono l’uso delle cose stesse.

E questo concetto è meraviglioso: usare il vuoto è essere in sintonia con la natura sempre!

Il non essere (il vuoto) è paragonato anche al non agire (Wu wei);che non vuol dire non fare ma al contrario, è fare ma sempre in armonia con le leggi naturali.

SINTESI:

Il vuoto è la forza del pieno di tutto

Solo percependo l’utilità del vuoto si fa bene!

Il pieno è la materia visibile (ma si fa poco).

Il vuoto è l’utilizzo della materia (e si fa molto).

Dragonero

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