COSA DICEVA IL MIO MAESTRO CARLO IN RIFERIMENTO AI PROBLEMI
(FOTO DI SANDIE OSBORNE - THANKS)
COSA DICEVA IL MIO MAESTRO CARLO IN RIFERIMENTO AI PROBLEMI
Un altro mio maestro, Carlo, diceva dei problemi:
“Rifletti sulla natura dei pensieri che ti generano sofferenza; aumenta la comprensione e tutto si allontana.
Dalla comprensione nasce sempre la risoluzione del problema.
Il punto è che più cerchi di allontanarti dalla sofferenza e più questa diventa grande; mentre più mi avvicino alla sofferenza (nel senso che la analizzo per quello che è veramente) e tanto più questa diventa piccola fino a sparire.
La sofferenza va studiata; analizzata con freddezza; per raggiungere la comprensione e quindi superarla completamente.
Attenzione a non scambiare il particolare per l’universale; non dare troppa importanza alle cazzate che poi ti allontanano dalla tua via.
Attenzione il problema; il conflitto serve all’uomo per scappare dal suo vuoto interiore.
Quindi soffrire per sentirsi vivi; vivere la nevrosi ci tiene impegnati in qualche cosa che ci fa fuggire dal vuoto esistenziale che esiste dentro di noi.
Sono i meccanismi di allarme creati dall’uomo per sentirsi vivo; ha paura di non esistere; lo spazio vuoto è come se fosse la morte.
La stanza vuota in noi; è Barbara; perchè loro nell’arte riempivano tutti gli spazi vuoti in modo maniacale per non incontrare la parte buia di loro.
Dragonero
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