ZEN
Quando il tuo io è chiaro allora tutto è chiaro, tutto diventa il tuo io. Questa è la libertà che nasce dalla consapevolezza della presenza.
In realtà non c’è nulla da realizzare; non ci sono Budda da trovare o non dobbiamo essere nessun tipo di Divinità.
Il Tutto, l’amore, la verità; è già tutto qui! Realizzato.
La via è semplicemente la mente naturale, la mente normale ordinaria; nulla di speciale.
Non dobbiamo cadere nell’auto inganno: Io sono questo e quello! Io posso questo e quello!
Io sono e basta! E sono così come sono.
Nello Zen si affronta la vita direttamente, senza tante storie,senza filosofie o questioni che ci fanno solo inciampare.
Diretto, vero, concreto, semplice, nell’amore e nel tutto!
Solo quando inizi a vedere la realtà veramente per quello che è allora solo in quel momento inizi a vivere e a fare qualche cosa di utile.
Guardare le cose da vicino, superare i dubbi e fare.
Quando siamo capaci di brillare non bisogna farlo notare, nascondere la propria luce, rimanere umili e al servizio del prossimo; questo è un aspetto della via.
La via è semplicemente la mente umana che si accorge delle sue potenzialità e le usa spontaneamente, senza cercare nulla, niente poteri o meriti o posti in paradiso, solo la pace del momento presente e la consapevolezza della non fine.
La mente normale ci porta luce, ma non bisogna cercarla altrimenti la perdiamo; ecco la difficoltà: la normalità non cercata (spontanea).
La mente malata, ignorante, è sempre nella menata: giusto? Non giusto? Accetto? Non accetto?; così entriamo in un labirinto di paura e sofferenza.
Questa poi diventa la nostra vita: un gioco fasullo guidato da una mente bambina.
Ci avviciniamo a quello che ci piace e ci allontaniamo da quello che non ci piace, non troviamo mai pace e perdiamo la chiarezza del momento.
Confusione o chiarezza, non importa nulla.
La conoscenza si può raggiungere in ogni momento.
Ma la visione vera, autentica è ben oltre il concetto di illuminazione o trascendenza.
Nella visione non c’è inganno; c’è solo la vita, attimo per attimo; è il mistero che si rivela a noi nella sua splendida semplicità.
Quando cresciamo spiritualmente siamo sempre più autonomi, non andiamo più a caccia di insegnamenti o Maestri, dottrine; abbiamo trovato la vita.
Non cerchiamo altrove ma rimaniamo qua; cercare lontano vuol dire perdere la propria casa.
In sintonia con la realtà che ci circonda 24 ore al giorno; questa è luce, consapevolezza, pace.
I pensieri della mente discriminante ci esauriscono e ci tolgono la possibilità di essere felici; ecco perché i bambini sono sempre felici: non separano la realtà in tanti compartimenti ma ne vivono l’unità.
Tutto quello che facciamo crea un rapporto, un contatto; stare in contatto con le cose che facciamo in ogni momento amplia la nostra coscienza e ci da un senso di libertà.
Quando la mente è naturale,riconosce le cose del mondo ma non cade nel trucco della separazione,della dualità (fonte di dolore).
L’occhio vede la realtà ma non vede se stesso, così la mente percepisce tramite i sensi il mondo ma non conosce se stessa; non sa nulla di se stessa.
Si dice:” Il coltello non taglia se stesso! La mente non conosce se stessa!”.
Il rumore della pioggia è come una preghiera, un inno alla vita, alla riscoperta della natura essenziale dello spirito.
Sappiamo ascoltarlo?
E’ solo quando conosciamo la nostra che mente che possiamo conoscere gli altri. Come? Guardandoci dentro, osservando come si comporta il nostro pensiero. La mente proietta realtà fasulle continuamente, e noi ci crediamo e cadiamo nella percezione erronea del tutto.
Per scoprire la natura della mente bisogna abbandonare prima tutto:
essere come nudi di fronte a se stessi (pronti a ricevere).
La mente si conosce lentamente con calma e con un atteggiamento rilassato che non giudica che non prende parti, ma osserva e basta.
Non sprechiamo tempo; se il nostro atteggiamento è corretto allora la mente si rivelerà per quello che è veramente.
Chi vede la propria mente è felice, dorme bene e ha un grande amore.
Dragonero (Felipe – Fix)
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