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Il Tao che può esser detto non è l’eterno Tao, il nome che può esser nominato non è l’eterno nome.
Senza nome è il principio del cielo e della terra, quando ha nome è la madre delle diecimila creature.
Perciò chi sempre non ha brame ne contempla l’arcano, chi sempre ha brame ne contempla il termine.
Quei due hanno stessa estrazione seppur diverso nome ed insieme son detti mistero del mistero porta di tutti gli arcani.
Il Tao è il senso e il movimento perpetuo dell’universo; il suo ordine non può essere compreso dalla mente razionale, quindi ogni tentativo di codificare questo grande mistero non solo è inutile ma lo limita molto.
Il Tao è quindi una forza elementare increata e perfetta.
Il Tao è in continuo movimento, trasformazione; non si può afferrare nemmeno per un attimo; ogni definizione lo spegne; per questo non può nemmeno essere nominato!
Il Tao è lo spontaneo modo di essere dell’universo, la legge naturale per eccellenza; ma nel suo modo di essere insegna anche una via, un cammino da percorrere quindi anche un modo di vivere e di essere.
Ma attenzione qui via è intesa come il continuo mutare della realtà; è la strada del mutamento, infatti nulla è immutabile e tutto cambia sempre.
E’ l’atto di nutrire lo spirito continuamente senza agire; di cancellare il proprio ego per entrare in sintonia con l’essere universale.
Un altro dei significati della parola Tao è : ordine dell’universo, inteso come ritmo della vita. Sono gli aspetti ciclici della realtà naturale che si esprime in modo preciso ed armonico.
Tutti gli esseri nascono dal non essere (Tao); così questo è il principio di tutto; nella sua manifestazione o modo di essere fa crescere e sviluppare tutti gli esseri, completa ogni cosa senza che nessuno comprenda il perchè di questo suo gesto.
Quando può essere nominato (essere) si manifesta e genera tutti gli esseri.
Tutta la dottrina di Lao Tze è costruita sul costante alternarsi di essere e non essere.
L’essere è generato dal non essere; queste sono le due modalità del Tao che per definizione è misterioso.
Solo chi si svuota (annulla l’ego) può contemplare questa sua modalità (cioè l’alternarsi di essere e non essere); gli altri, cioè coloro che non riescono a liberarsi dall’attaccamento dell’ ego possono percepire solo la manifestazione più esterna del Tao: il creato.
Quando dice termine intende anche il termine dell’opera del mistero nel mondo dualistico.
Il saggio quindi percepisce quello che sta prima e dietro la materia; mentre l’uomo normale vede solo il prodotto della forza del Tao nella materia.
Il saggio Taoista vede quindi il Tao nelle sue due modalità:
il principio universale (Tao - non essere) e la madre dei diecimila esseri(Tao - essere); in realtà sono due aspetti (momenti) del Tao.
Quando lo chiama principio è nel suo aspetto del non essere non manifesto che agisce in modo sottile tramite la sua sola presenza, non agisce (Wu wei).
Non si è ancora manifestato. Mentre quando diventa madre genera i diecimila esseri: il mondo come lo conosciamo noi!
Il senso delle cose diventa reale quando viene percepito nel suo insieme.
Cioè a che cosa è collegato cosa produce e da che cosa è prodotto.
Quindi l’essenza delle cose è collegata a tutto influenza tutto e viene influenzata da tutto contemporaneamente.
Se siamo chiusi dai limiti dei desideri umani concepire, vivere il senso del Tao è molto difficile ; anzi non è possibile.
SINTESI:
L’universo ha due modalità fondamentali:
contrazione (yin) ed espansione (yang) - essere e non essere.
Quando si trova nella forma del non essere è il mistero origine di tutto.
Quando si manifesta allora genera la realtà conosciuta.
Qua troviamo vari insegnamenti che il saggio apprende osservando il modo di essere dell’universo:
1) Prima dentro e poi fuori (in ogni cosa parti prima dalla tua interiorità)
2) Tutto muta continuamente (adattati ad ogni cosa senza attaccarti a nulla)
La modalità non essere del Tao non si può comprendere con la razionalità, ma solo nel silenzio della mente, vivendo pienamente l’esperienza della vacuità di tutti i fenomeni.
Qui il consiglio è categorico : per capire i meccanismi sottili bisogna annullare le passioni (l’ego).
- Dentro e fuori
- Tutto muta: seguire e non attaccarsi
- Annullare l’ego.
Dragonero
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